La presenza di Marco Leonardi all’apertura dell’HFF 2025 ha rappresentato uno dei momenti più emozionanti dell’intera manifestazione. L’attore, protagonista di una delle opere più amate del cinema italiano, è stato premiato nella giornata del 5 dicembre per il contributo che la sua interpretazione in Nuovo Cinema Paradiso ha lasciato nell’immaginario collettivo. Il suo omaggio si è poi intrecciato con la proiezione del film il 10 dicembre presso la Scuola Pontificia Paolo VI, dove gli studenti hanno potuto confrontarsi con un capolavoro che continua, a distanza di decenni, a toccare le corde più sensibili del pubblico giovane.
Un premio che riconosce un ruolo scolpito nella storia del cinema italiano
Durante la cerimonia inaugurale del 5 dicembre, Marco Leonardi è stato accolto con affetto e riconoscenza da parte del pubblico, che ha percepito il valore profondo della sua partecipazione a Nuovo Cinema Paradiso. La premiazione ha ricordato quanto la sua interpretazione del giovane Totò, tra nostalgia, slanci emotivi e scoperta del mondo, abbia contribuito alla grandezza del film e alla sua risonanza internazionale. Leonardi ha condiviso ricordi personali, sottolineando l’importanza del rapporto con Tornatore e la responsabilità di dar vita a un personaggio che incarna la passione per il cinema come motore di crescita. La sua presenza ha riportato alla luce l’essenza stessa dell’opera: un racconto sull’amore verso le immagini, la memoria e il potere formativo degli incontri che segnano una vita.
Gli studenti e la magia senza tempo di Nuovo Cinema Paradiso
La proiezione del 10 dicembre presso la Scuola Pontificia Paolo VI ha offerto ai ragazzi un’esperienza cinematografica intensa, capace di far dialogare passato e presente. Molti studenti hanno scoperto per la prima volta il film di Tornatore, restando colpiti dalla delicatezza del rapporto tra Totò e Alfredo, dalla poesia delle immagini e dal modo in cui il film racconta la nascita di un sogno. Le reazioni sono state di sorpresa, entusiasmo e partecipazione emotiva: diversi ragazzi hanno riconosciuto nel giovane protagonista la stessa fame di futuro, lo stesso desiderio di partire e di ritornare che caratterizza il loro percorso di crescita. L’incontro con un cinema così profondamente umano ha suscitato domande e riflessioni che hanno arricchito ulteriormente la visione, trasformando la proiezione in un vero momento formativo.

La Scuola Pontificia Paolo VI come laboratorio educativo del festival
La proiezione di Nuovo Cinema Paradiso si è inserita in un programma più ampio che il festival ha dedicato ai giovani, utilizzando la Scuola Pontificia Paolo VI come spazio privilegiato per avvicinarli al cinema e ai suoi linguaggi. Nel corso della settimana, gli studenti hanno assistito a cinque titoli estremamente diversi tra loro: l’anteprima nazionale di Don Matteo 15 il 5 dicembre, La vita è bella presentato da Noa il 9, il film di Tornatore il 10, Il monaco che vinse l’Apocalisse con Jordan River ed Elisabetta Pellini l’11, e Io capitano di Matteo Garrone il 12. Questo percorso si è rivelato prezioso per far scoprire alle nuove generazioni la forza educativa del cinema, capace di unire divertimento, riflessione, memoria storica e responsabilità civile. La scuola è diventata così un vero laboratorio culturale, un luogo in cui il festival ha potuto seminare curiosità, dialogo e desiderio di conoscenza attraverso la settima arte.







